Roberto Minichini vive a Gorizia ed è nato nel 1973 in Germania da padre italiano e madre croata .
sabato 23 novembre 2013
La Via luminosa ed oscura di Paul Celan , poeta di lingua tedesca
Novantatre anni fa , il 23 novembre 2013 , nacque in una famiglia di religione ebraica a Czernowitz ( oggi Ucraina , allora Romania ) il poeta Paul Antschel , ovvero Paul Celan . Egli sopravvisse alle persecuzioni antisemite nazifasciste della seconda guerra mondiale , a differenza dei suoi genitori . Questa terribile esperienza segnò l'intero resto della sua vita , l'intera sua opera poetica . Egli era cresciuto in una famiglia di lingua tedesca e si mantenne fedele alla sua madrelingua nel campo della creazione artistica , in quanto la prima lingua imparata è la più profondamente originaria e radicata e quindi è la lingua della lirica . Paul Celan avrebbe lasciato la sua zona d'origine della Bucovina dopo la guerra per andare prima a vivere e studiare a Bucarest e poi a partire dal 1948 , dopo una tappa esistenzialmente deludente di sette mesi trascorsa a Vienna , andò a vivere per il resto della sua vita a Parigi . Qui io non intendo ricostruire un tracciato biografico di questo grande poeta , ci saranno altre occasioni per farlo in maniera molto più dettagliata , voglio semplicemente fare un saluto a questo uomo il giorno del suo compleanno , dicendo anche in sintesi che impressione mi fa la sua poesia a livello interiore . Paul Celan , il quale conosceva in modo pressochè perfetto molte lingue ed era anche un eccellente traduttore letterario , scriveva i suoi versi solo in tedesco e il suo tedesco era un tedesco alto , cristallino , difficile ed oscuro . Molte delle sue poesie sono a dir poco ermetiche e solo di una minoranza di esse abbiamo un significato facilmente intuibile , una interpretazione a cui fare riferimento più o meno certo , più o meno sicuro . A chi gli chiedeva di spiegare i suoi versi , rispondeva sempre quello che a mio avviso è la risposta giusta in questi casi : " Leggete , e il significato verrà " . Egli morì suicida nel 1970 , era un uomo dalla vita travagliata , e a livello interiore la sua sofferenza ed insofferenza crebbe sempre di più con il passare degli anni . Leggerlo può essere un esercizio difficile , ostico , per la incomprensibilità di molte sue creazioni a volte anche pesante e noioso . Tuttavia non bisogna arrendersi agli ostacoli ed insistere , piano piano si aprono percezioni ed associazioni preziose , gradualmente il suo stile diventa famigliare , piacevole nella sua particolarità tipica . Una sensazione di piccola meraviglia , di microstupore , si scatena in me , con poi , quasi inevitabilmente , un finale o un intermezzo che ispira sconsolante tristezza . Si , perchè è triste , tanto triste la poesia di Paul Celan , anche se non mancano frequenti venature di altra natura , ed è proprio forse per questo bella e profonda nella sua ultima essenza . Roberto Minichini
Etichette:
letteratura
Ubicazione:
Southern Europe
martedì 15 ottobre 2013
Le maschere che uno è costretto a portare per accontentare gli imbecilli
Brutto il mondo in cui viviamo , è sempre stato brutto , come una sorte di purgatorio dai tratti neanche tanto parzialmente infernali , viviamo in una dimensione della costante competzione e lotta , della costante imperfezione e della sofferenza . Se poi aggiungiamo che il moderno uomo tecnologico idolatra il proprio ego molto più dei suoi già grossolanamente narcisisti e perennemente ambiziosi antenati , e che questo difetto riguarda proprio tutti , incluso chi scrive , viviamo in un mondo sempre più grottesco , un mondo ovviamente ingiusto e cattivo in cui però la religione dominante è una nuova , al di là delle denominazioni formali sotto le quali spesso ci si nasconde , ed è quella del politeismo planetario che ha tanti dei quanti sono i nomi e i cognomi delle persone . Al già brutto si aggiunge il brutto che oggi tutti devono avere per forza una opinione altisonante e definitiva su ogni argomento , essere esperti o potenziali esperti capaci di raggiungere la maestria in poche settimane in ogni scibile , e ciò è stato miracolosamente raggiunto con un pò di televisione mescolato a buone dose di internet , in particolare una bella fetta di quel submondo che è il famoso facebook , con qualche veloce lettura ( se capita e come capita ) , un inglese perlopiù superficiale e magari una di quelle lauree triennali che non danno nessuna vera cultura , come tocco finale aggiungiamo i viaggietti internazionali oggi alla portata di quasi tutti , ed ecco che con un pò di tutto ciò abbiamo la mostruosa creatura dello pseudosapiente , del per un quinto colto e del falso conoscitore del mondo , figura che oggigiorno sembra spuntare ovunque ed invadere come un insetto fastidioso ogni luogo , virtuale o reale . Come fare per difendersi , come fare per fuggire , come fare soprattutto ad essere certi di non essere uno di loro ? Come mettere freno ai filosofi da bar , alla schiera abnorme di supposti letterati e scrittori , agli strateghi ed amministratori geniali , agli economisti e sopraffini analisti politici con cui la nostra meravigliosa epoca è tanto abbondantemente benedetta ? Dove mettere tutti questi grandi artisti , più numerosi dei fili d'erba nei prati dei parchi pubblici ? E cosa fare con i grandi filosofi , teologi , esoteristi e conoscitori dell'arcano che si incontrano in ogni autobus e in ogni bettola ? Che barriere edificare per tenere alla larga predicatori religiosi , seguaci di vari maestri , frequentatori di conventicole , faziosi di ogni colore e genere , militanti politici e miglioratori del mondo ? Come stare alla larga senza farsi disturbare da polemisti arguti ed infuocati , provocatori ideologici , razzisti , nazionalisti , manichei e provincialisti di ogni sorta ? Come difendersi dai maleducati sembre pronti a lanciare accuse ed offese personali , dai chiaccheroni perdigiorno , dai pettegoli che non si fanno mai i fatti propri ? Come non essere vittima dell'invidia , della competizione e della meschinità ? Spesso la soluzione alla quale si è costretti è quella di incarnare ruoli , recitare bene perlomeno un pò la parte , mettersi una maschera o farsela mettere da chi vuole imporre i suoi limiti , i suoi argomenti , le sue spesso idiote etichettature . Ma questa non è affatto una soluzione , è semplicemente subire una violenza atroce , perdere la propria dignità di essere umano ed abdicare alla propria reale , magari completa e complessa , indipendente , identità . Roberto Minichini
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